I progressi della medicina e i miglioramenti della condizioni di vita hanno portato a un allungamento della vita media con un’attesa di vita a 65 anni che attualmente in Italia può raggiungere i 19 anni per le donne e circa 16 per gli uomini. Questi anni di vita guadagnati sono ancora in gran parte caratterizzati da un’alta prevalenza di malattie cronico-degenerative, spesso coesistenti, con importanti ripercussioni sull’autonomia e sulla qualità della vita.
All’interno delle comorbilità che possono presentarsi nelle persone anziane, una delle condizioni che più influisce sulla qualità della vita è rappresentata dai disturbi del cavo orale.

La popolazione anziana, rispetto alla popolazione generale, ha una maggiore prevalenza di problemi orali e dentali. Questo è dovuto non tanto all’invecchiamento fisiologico in sé, come dimostra l’esistenza di molti casi di invecchiamento in buona salute in cui è mantenuta una condizione orale soddisfacente, quanto alla maggiore incidenza di alcune patologie che interessano direttamente il cavo orale. In età geriatrica sono frequenti la perdita di denti, le lesioni della mucosa di natura neoplastica o infettiva e i sanguinamenti. A queste condizioni si aggiungono gli effetti cumulativi delle malattie sistemiche tipiche dell’anziano.

Condizioni dell’anziano che predispongonoa problemi odontostomatologici

  • Demenza di Alzheimer e altre forme di demenza 
  • Malattia di Parkinson e altre malattie degenerative del sistema nervoso centrale 
  • Esiti di ictus cerebrale con grave disabilità e disfagia 
  • Comorbilità grave con limitazione funzionale 
  • Patologie neoplastiche 
  • Fragilità (malnutrizione, disturbi dell’equilibrio, cadute, sarcopenia, osteopenia, disabilità, ecc.) 

Queste condizioni oltre ad avere una propria azione diretta sul cavo orale, predispongono anche agli effetti secondari della polifarmacoterapia (Tabella II), di cui il cavo orale è un bersaglio frequente (xerostomia, infezioni da Candida).

Farmaci con avventi avversi a carico nel cavo orale

  • Ansiolitici Benzodiazepine
  • Anticonvulsivanti Carbamazepina
  • Antidepressivi Fluoxetina, fluvoxamina, imipramina
  • Antinfiammatori Naprossene, ibuprofene, piroxicam
  • Antiparkinson L-dopa
  • Antipertensivi Captopril, cloridina, reserpina
  • Antipsicotici (tipici e atipici)
  • Antispastici
  • Antistaminici Terfenadina, prometazina
  • Diuretici Furosemide, idroclorotiazide, amiloride
Per salute si intende, secondo la classica definizione dell’OMS del 1946, «uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non solo l’assenza di malattia o infermità», mentre la qualità della vita implica un concetto multidimensionale della vita stessa correlato alla «percezione che gli individui hanno della loro posizione nella vita, nel contesto culturale e nel sistema in cui vivono e in relazione ai loro obiettivi, aspettative e interessi» (OMS 1993). 
Recentemente è stato rivalutato il ruolo della salute orale sul benessere generale e sulla qualità della vita [6].Questa interazione si realizza in particolare nell’anziano, in cui lo stato di salute e di funzionalità del cavo orale incide in maniera determinante sia sulle normali attività di vita quotidiana, sia sulle capacità relazionali e sociali. Una con- dizione molto f requente nell’anziano come la perdita dei denti (edentulia) è responsabile infatti non solo di riduzione della funzione masticatoria, con mutamento delle abitudini alimentari, disfagia e difficoltà digestive, ma anche di cambiamento nelle relazioni per di- sagio a parlare e sorridere fino all’isolamento e alla depressione. 
L’incidenza di patologie di interesse odontoiatrico, in età adulta, nonostante gli indubbi miglioramenti ottenuti in termini di salute generale, permane elevata. 
E’ importante, pertanto, promuovere e favorire programmi di prevenzione e cura delle patologie più diffuse della bocca: carie, malattia parodontale, neoplasie, al fine anche di evitare l’insorgenza di situazioni cliniche quali l’edentulismo che comporta invalidanti menomazioni psico-fisiche con conseguente impegno di cospicue risorse finanziarie, personali e collettive, per la terapia riabilitativa. 
Ben conosciuta è l’eziologia, la patogenesi, l’evoluzione delle patologie di cui sopra ed il fatto che la prevenzione rappresenta una misura fondamentale in termini di efficacia e favorevole rapporto costo-benefici.
Inoltre, in considerazione del fatto che diversi fattori di rischio per le malattie del cavo orale (batteri, dieta non adeguata, fumo, abitudini di vita scorretti) sono comuni ad altre malattie cronico-degenerative, qualsiesi misura di prevenzione messa in atto va considerata come misura più ampia di promozione della salute globale dell’individuo. 
La promozione di azioni di prevenzione delle malattie orali è particolarmente necessaria ed opportuna anche in considerazione del ruolo oggettivamente limitato che il nostro Servizio Sanitario Nazionale, ad oggi, svolge per l’odontoiatria. 
In conformità a criteri di prevalenza delle patologie e della rilevanza del problema sanitario che esse rappresentano, particolare attenzione è stata posta ai seguenti argomenti: 
  • prevenzione delle patologie dei tessuti duri dentari;
  • prevenzione della malattia parodontale;
  • prevenzione dell’edentulia;
  • prevenzione dei tumori maligni del cavo orale. 
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