La gnatologia (dal greco γνάϑος, gnàthos, «mascella») è una branca piuttosto recente dell’odontoiatria che nell’uomo (ma, a livello di ricerca comparata, anche negli animali) studia la fisiologia, la patologia e le funzioni della mandibola (masticazione, deglutizione, fonatoria, posturale) e pertanto, studia i rapporti tra i mascellari, i denti, le due articolazioni temporo-mandibolari, i muscoli che muovono i mascellari e il sistema nervoso che comanda quei muscoli, compresa la lingua

Dal greco γνατός = mandibola, λόγος = studio.

« Il termine «occlusione» si riferisce letteralmente ai contatti tra i denti delle arcate antagoniste sia in una posizione statica che dinamica. Per «gnatologia» si intende lo studio di tutti gli organi o apparati che dal lato fisiologico o patologico possono essere collegati all’occlusione dentaria »
(Mario Molina, Concetti fondamentali di gnatologia moderna)

È questa una definizione più estesa, nella quale si apre largo spazio a correlazioni con molti altri organi o apparati. La si può anche definire come gnatologia posturale (alcuni autori l’hanno chiamata anche “ortoposturodonzia”): aumenta qui l’importanza della funzione linguale, della respirazione polmonare, della respirazione cranio-sacrale, della deglutizione mediata dall’osso ioide con i muscoli a esso collegati (direttamente collegati con: mandibola, ossa temporali del cranio, manubrio dell’osso sternale, clavicole, prime coste toraciche, scapole, vertebre cervicali). Da queste aree di interesse connesse alla Gnatologia posturale, si comprende facilmente come l’apparato stomatognatico partecipi alla postura globale dell’essere umano.

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